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Teatro per Idea

Periodico di Informazione culturale della Co.F.As.

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Ottobre 2021

Il VianDante: un'avventura un "Cicinin Boccaccesca"

Quanto ci premeva arrivare puntuali all'appuntamento con la nota ricorrenza dantesca presentando uno spettacolo dedicato! E quanto difficile è parso trovare il modo di avvicinare la nostra idea di fare teatro con l'immensità di Dante, con la ricchezza della sua genialità, con la profondità dei suoi contenuti. Fondamentale per ciascuno di noi, dapprima, era conoscere e interiorizzare Dante...
Ci siamo avvicinati all'enormità e varietà di significati che Dante racchiude attraverso la creazione di un contenitore di pensieri in libertà diffuso su social a marzo in occasione del Dantedì, titolato "Se dico Dante, cosa dici?"; ognuno di noi è stato chiamato a dare una propria visone di Dante attraverso citazioni, pensieri, immagini e ricordi personali. Da qui la giusta consapevolezza e la disinvoltura necessaria ad affrontare "il VianDante", un copione nato grazie al 'tacito suggerimento' del Boccaccio, al suo legame a Dante e alle sue fortunose e condite novelle, che continua sul palco dove la partecipazione, postuma e quindi alquanto straordinaria del Boccaccio, rende la vicende del VianDante 'un Cicinin Boccaccesca'.
Dante è smarrito nella selva e grazie all'amore di Beatrice viene affiancato nel suo cammino negli inferi da Virgilio, suo fedele compagno di viaggio; un'iniziale aderenza al testo originale, fino a quando Dante diventa 'il VianDante'... ora è la fantasia il filo conduttore dell'intera vicenda. In scena una decina di giovani teatranti, la cui spigliatezza non tarda ad arrivare al pubblico, ognuno di loro impreziosisce il proprio personaggio di freschezza e imprevedibilità.
Ma 'il VianDante' di nuovo è incontro di linguaggi che smuovono emozioni: quello teatrale e quello musicale. La musica, sapientemente "cucita" addosso dal maestro Michele Cont al gruppo delle Maitinade, apre lo spettacolo, accompagna l'ingresso in scena dei personaggi e diventa arioso intermezzo a scandire i cambi di ritmo sul palco.
Chiudiamo la prima tornata estiva di spettacoli soddisfatti e arricchiti: il VianDante è stato apprezzato da pubblico ed è nuovamente occasione di confronto, crescita e condivisione.

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Luglio 2020

Tanti "MI PIACE" ma preferiamo gli APPLAUSI

testa su un nuovo copione… purtroppo ci tocca tirare il freno e rimodulare il nostro fervore ed i nostri progetti.
El Flèr c’è, e lo ricorda attraverso i social proponendo qualche spezzone dei primi caserecci lavori e creando brevi video: a sostegno dello slogan del momento #andràtuttobene, per ricordare i componenti impegnati in prima linea o semplicemente per gli auguri di Buona Pasqua. Tanti MI PIACE sui SOCIAL!
Social… rete che accoglie migliaia di spettatori, luogo di condivisione e scambio di informazioni, di esperienze attraverso un ventaglio di messaggi: frasi, pensieri, immagini, video…
Un pubblico, quello dei social, rispettoso delle regole che l’emergenza sanitaria in corso ha imposto, un pubblico che non deve portare mascherine e che, il distanziamento sociale tanto raccomandato, ben lo aveva iniziato tanto tempo prima.
Ma la nostra idea per il teatro di domani è quella di sostenere il teatro di ieri, quello che fa delle emozioni il punto in comune tra attori e spettatori, quello che tramite gli applausi esprime soddisfazione e riconosce il lavoro delle compagnie, quella di fare “teatro a teatro”.
Confidiamo nell’arrivo dell’estate e nella possibilità di qualche evento all’aperto, nel frattempo continuiamo a vivere la “suspense” di tornare su un palco di fronte a un pubblico smascherato e che, vicino vicino, si bisbiglia nelle orecchie in attesa che SI ALZI IL SIPARIO!

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Ottobre 2019

"Parer e no Eser" Debutto bagnato... Debutto fortunato

Due atti di Federica Pizzini


Sabato 11 maggio presso il teatro parrocchiale di Roncone (Sella Giudicarie), i ragazzi del TE.AM. El Flèr si sono presentati al pubblico, per la prima volta dalla nascita dell’Associazione, con la commedia dialettale “Parer e no eser” scritta appositamente per loro.

Una pioggia incessante, copiosa sin dal pomeriggio, ha accolto gli spettatori che numerosi non si sono lasciati scoraggiare dal maltempo per essere presenti alla “prima” del nostro Flèr.

Oltre a parenti e amici dei ragazzi, paesani e valligiani erano presenti tanti giovani… i giovani in scena hanno attirato tanti giovani in platea!

La presenza di Co.F.As., tramite il Presidente Tarter, è stata per i ragazzi del Flèr un significativo riconoscimento ed è stata vissuta come particolare attenzione rivolta alla neonata Associazione, al lavoro inscenato e all’impegno profuso dai giovani attori in erba.

In “Parer e no eser” si alternano risate a spunti di riflessioni e la spontaneità dei ragazzi ben si dosa con la genuinità del dialetto ronconese. Gli attori sul palco si muovono con disinvoltura, sono carichi e si fanno incoraggiare dall’entusiasmo, dagli applausi e dalle risate del pubblico.

La regia è stata curata da Silvio Maier di Preore, esperto, appassionato e profondo conoscitore del teatro amatoriale locale, al quale il TE.AM. El Flèr rinnova i ringraziamenti per la dedizione e il bene che ha riservato all’Associazione.

El Flèr ha replicato a maggio presso l’APSP di Pieve di Bono-Prezzo, a giugno di nuovo a Roncone, a luglio a Breguzzo dove la Pro Loco ha proposto alla comunità il “Sagrin teatrale col Flèr”.

Sempre a luglio, la prima “trasferta teatrale” fuori dal nostro territorio, su invito della Filo ViVa e del Consorzio turistico della Vigolana: un’occasione di apertura e di confronto e l’opportunità di testare quanto il mondo del teatro sia fonte di legami e di amicizie profonde in un contesto di crescita culturale personale e di gruppo.

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Maggio 2019

TE.AM. El Flèr
Nuova Associata da Roncone

Nessuna attinenza, nessun richiamo con il mondo del teatro, della recitazione, dell’associazionismo; non si vuole nemmeno trovare un aggancio forzato, semplicemente “El Fler” è un’estrapolazione dal titolo di una breve commedia risalente al 2012 “Se ghe vorìa en fler” (el flèr, dal Vocabolario del dialetto di Roncone di Gian Battista Salvadori: usato come flagello, serviva per battere i cereali, i fagioli, le fave) inscenata da un gruppo di ragazzini che si sono da subito autodefiniti “I ragazzi del Fler”.
È il 2011 e un gruppo di ragazzi adolescenti, grazie a una delle molteplici attività proposte dall’Oratorio di Roncone, si ritrova a inscenare una recita tratta da una commedia dialettale di Loredana Cont. Con la loro spontaneità e freschezza conquistano il pubblico di parenti e paesani in teatro a Roncone ma anche Ospiti e familiari presso le case di riposo della Comunità delle Giudicarie. Sull’onda di tale entusiasmo i ragazzi colgono la proposta di inscenare nel 2012 “Se ghe vorìa en fler”, commedia in dialetto ronconese a ricordo dell’inaugurazione del lattodotto, opera straordinaria quanto unica.
Nel 2013 e 2014 ecco un’altra commedia “su misura”, scritta e adattata alle caratteristiche di ciascun giovane attore: è “Nar e vignir”, vicenda di una famiglia di paese ai tempi dell’emigrazione verso le Americhe nel secondo dopo guerra. Con “Nar e vignir” l’asticella si alza: si perfeziona la recitazione (grazie anche all’intervento di Silvio Maier, regista per anni della Filobastia di Preore) e si dà importanza ad aspetti come le scenografie, le luci e i costumi che fino ad ore erano invece apparsi un po’ “alla buona”. In particolare per quanto riguarda le musiche, si può contare sulla collaborazione della Tirol Band, ora Maitinade, che regala una versione di “Toréla” allegra e pure nostalgica.
I ragazzi crescono e un po’ si perdono. Fino all’estate 2017, quando giunge invito da parte del locale Consiglio Pastorale di riproporre “Nar e vignir” in occasione della prima festa dell’Unità Pastorale Cristo Acqua Viva. Ora c’è maggiore consapevolezza, maturità e senso di recitazione; dopo il ritorno sulla scena presso il teatro di Roncone si susseguono repliche nei teatri di valle, dal Bleggio fino a Storo.
È la fine del 2018 e quei 12 giovani attori si ritrovano e decidono di rimettersi in gioco.
Nasce l’idea de “El Flèr”, un’Associazione Culturale che attraverso il coinvolgimento di ragazzi della comunità, per mezzo della recitazione come forma di comunicazione, mira alla diffusione dell’arte del teatro, alla riscoperta di vicende di ieri e di oggi del nostro territorio, alla valorizzazione del dialetto locale, alla rivalutazione di usanze, di modi di idre e modi di fare che rischiano di andare perduti.
È stato da poco definito uno statuto con relativo atto di fondazione e, grazie all’appoggio con Co.F.As., siamo riusciti a realizzare il progetto del “TE.AM. El Flér”, in cui TE.AM. ha una doppia valenza: significato di “gruppo” e acronimo di “TEatro AMatoriale”.
Parallelamente alla procedura per il riconoscimento giuridico dell’Associazione, sono già iniziate le prime riletture di un copione nuovo, sempre “su misura”, copione di una commedia in dialetto ronconese che i ragazzi del Flèr porteranno in scena presso il Teatro Parrocchiale di Roncone nel prossimo mese di maggio. Arrivederci a teatro, tra una risata e una riflessione, per dare il Benvenuto ai ragazzi del Flèr.
Vi aspettiamo.

Teatro per Idea: Novità e aggiornamenti
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