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Sella Giudicarie Notizie

Periodico di Informazione del Comune di Sella Giudicarie

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Dicembre 2021

Il Viandante: un'avventura un "Cicinin Boccaccesca"

Quanto ci premeva arrivare puntuali all'appuntamento con la nota ricorrenza dantesca presentando uno spettacolo dedicato! E quanto difficile è parso trovare il modo di avvicinare la nostra idea di fare teatro con l'immensità di Dante, con la ricchezza della sua genialità, con la profondità dei suoi contenuti. Fondamentale per ciascuno di noi, dapprima, era conoscere e interiorizzare Dante...
Ci siamo avvicinati all'enormità e varietà di significati che Dante racchiude attraverso la creazione di un contenitore di pensieri in libertà diffuso su social a marzo in occasione del Dantedì, titolato "Se dico Dante, cosa dici?"; ognuno di noi è stato chiamato a dare una propria visone di Dante attraverso citazioni, pensieri, immagini e ricordi personali. Da qui la giusta consapevolezza e la disinvoltura necessaria ad affrontare "il VianDante", un copione nato grazie al 'tacito suggerimento' del Boccaccio, al suo legame a Dante e alle sue fortunose e condite novelle, che continua sul palco dove la partecipazione, postuma e quindi alquanto straordinaria del Boccaccio, rende la vicende del VianDante 'un Cicinin Boccaccesca'.
Dante è smarrito nella selva e grazie all'amore di Beatrice viene affiancato nel suo cammino negli inferi da Virgilio, suo fedele compagno di viaggio; un'iniziale aderenza al testo originale, fino a quando Dante diventa 'il VianDante'... ora è la fantasia il filo conduttore dell'intera vicenda. In scena una decina di giovani teatranti, la cui spigliatezza non tarda ad arrivare al pubblico, ognuno di loro impreziosisce il proprio personaggio di freschezza e imprevedibilità.
Ma 'il VianDante' di nuovo è incontro di linguaggi che smuovono emozioni: quello teatrale e quello musicale. La musica, sapientemente "cucita" addosso dal maestro Michele Cont al gruppo delle Maitinade, apre lo spettacolo, accompagna l'ingresso in scena dei personaggi e diventa arioso intermezzo a scandire i cambi di ritmo sul palco.
Chiudiamo la prima tornata estiva di spettacoli soddisfatti e arricchiti: il VianDante è stato apprezzato da pubblico ed è nuovamente occasione di confronto, crescita e condivisione.

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Dicembre 2019

Debutti bagnati, debutti fortunati per il “Parer e no eser” del TE.AM. El Flér

Sabato 11 maggio al teatro parrocchiale di Roncone, i ragazzi del TE.AM. El Flèr si sono presentati al pubblico, per la prima volta dalla nascita dell’Associazione, con la commedia dialettake “Parer e no eser” scritta appositamente per loro da Federica Pizzini.
Una pioggia incessante, copiosa sin dal pomeriggio, ha accolto gli spettatori che numerosi non si sono lasciati scoraggiare dal maltempo per essere presenti alla “prima” del nostro Flèr.
Oltre a parenti e amici dei ragazzi, paesani e valligiani erano presenti tanti giovani… i giovani in scena hanno attirato tanti giovani in platea!
C’era la rappresentanza del Comune di Sella Giudicarie con il sindaco Franco Bazzoli e la sua Giunta, da Trento è arrivato perfino il Presidente dell’Associazione che riunisce le Filodrammatiche trentine (Co.F.As.) Gino Tarter.
La presenza di Co.F.As. è stata per i ragazzi del Flèr un significativo riconoscimento ed è stata vissuta come particolare attenzione rivolta alla neonata Associazione, al lavoro inscenato e all’impegno profuso dai giovani attori in erba che hanno dato dimostrazione di fare le cose sul serio.
“Parer e no eser” è la vicenda di una famiglia di paese alle prese con l’intraprendenza del capofamiglia, imprenditore del nuovo “jet-set”… si alternano risate a spunti di riflessione e la spontaneità dei ragazzi ben si dosa con la genuinità del dialetto ronconese.
Gli attori sul palco si muovono con disinvoltura, sono carichi e si fanno incoraggiare dall’entusiasmo, dagli applausi e dalle risate del pubblico.
La messa in scena della commedia è stata curata direttamente dai ragazzi che si sono dedicati oltre che alla recitazione anche al reperimento dei costumi e all’allestimento delle scenografie.
La regia è stata curata da Silvio Maier di Preore, esperto, appassionato e profondo conoscitore del teatro amatoriale locale, al quale TE.AM. El Flèr, con quest’occasione, rinnova i ringraziamenti per la dedizione e il bene che ha riservato all’Associazione.
El Flèr ha replicato a fine maggio presso l’APSP di Pieve di Bono-Prezzo a favore degli anziani delle strutture delle Giudicarie, a giugno di nuovo a Roncone in occasione della Festa dell’Unità Pastorale, a luglio a Breguzzo dove la locale Pro Loco ha proposto alla comunità il “Sagrì teatrale” portando sul palco il lavoro dei ragazzi del Flèr.
Sempre a luglio, la prima “trasferta teatrale” fuori dal nostro territorio, un’occasione di apertura e di confronto con un pubblico diverso grazie all’invito della Filo ViVa e del Consorzio turistico della Vigolana che hanno inserito “Parer e no eser” fra le proposte in programma a “Vigolana teatro d’Estate”, la tradizionale rassegna itinerante fra i quattro paesi dell’Altopiano della Vigolana.
Per il Flèr si è trattato di un nuovo debutto, a Bosentino nella tendo-struttura presso il Parco, i ragazzi hanno affrontato la sfida di portare la loro commedia ed il dialetto di Roncone davanti a un pubblico nuovo.
Un debutto che, come quello di maggio, è stato preceduto da un improvviso temporale che si è abbattuto sul tendone fino a pochi minuti dall’inizio, che ha lasciato un’aria frizzantina tutt’altro che estiva ma che non ha ostacolato la presenza di un pubblico appassionato e caloroso che ha dimostrato apprezzamento con lunghi applausi.
Grazie di cuore alla Filo ViVa, al pubblico e al Consorzio turistico della Vigolana per averci accolto calorosamente e averci dato l’opportunità di testare quanto il mondo del teatro sia fonte di legami e di amicizie profonde in un contesto di crescita culturale personale e di gruppo.
Per El Flèr una serie di debutti, alcuni bagnati, che si sono rivelati parecchio fortunati!
Arrivederci al 2020, sempre a teatro con “El Flèr”.

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Giugno 2019

Dal saluto del sindaco
La concretezza dei fatti nell’amministrare quotidiano

...Colgo l’occasione per complimentarmi con i giovani componenti di un’associazione culturale da poco costituita, il “TE.AM. El Flèr”; spettacolare la loro rappresentazione tenuta presso il teatro parrocchiale di Roncone, strapieno per l’occasione.
I tanti giovani attivi nelle nostre associazioni sono un bel esempio, con il loro impegno smentiscono lo stereotipo a volte negativo sui giovani di oggi e come Comunità non possiamo che essere orgogliosi di loro e considerarci fortunati...

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Dicembre 2018

È nata una nuova associazione
Benvenuta El Flèr

El flèr (dal Vocabolario del dialetto di Roncone di Gian Battista Salvadori) usato come flagello, serviva per battere i cereali, i fagioli, le fave

Nessuna attinenza, nessun richiamo con il mondo del teatro, della recitazione, dell’associazionismo; non si vuole nemmeno trovare un aggancio forzato, semplicemente “El Fler” è un’estrapolazione dal titolo di una breve commedia risalente al 2012 “Se ghe vorìa en fler”inscenata da un gruppo di ragazzini che si sono da subito autodefiniti “I ragazzi del Fler”.

Un po’ di storia: È il 2011 e un gruppo di ragazzi adolescenti, grazie a una delle molteplici attività proposte dall’Oratorio di Roncone, si ritrova a inscenare una recita tratta da una commedia dialettale di Loredana Cont. Con la loro spontaneità e freschezza conquistano il pubblico di parenti e paesani in teatro a Roncone ma anche Ospiti e familiari presso le case di riposo della Comunità delle Giudicarie. Sull’onda di tale entusiasmo i ragazzi colgono la proposta di inscenare nel 2012 “Se ghe vorìa en fler”, commedia in dialetto ronconese a ricordo dell’inaugurazione del lattodotto, opera straordinaria quanto unica.

Nei due anni successivi ecco un’altra commedia “su misura”, scritta e adattata alle caratteristiche di ciascun giovane attore: “Nar e vignir”, vicenda di una famiglia di paese ai tempi dell’emigrazione verso le Americhe nel secondo dopo guerra. Con “Nar e vignir” l’asticella si alza: si perfeziona la recitazione (grazie anche all’intervento di Silvio Maier, regista per anni della Filobastia di Preore) e si dà importanza ad aspetti come le scenografie, le luci e i costumi che fino ad ore erano invece apparsi un po’ “alla buona”. In particolare per quanto riguarda le musiche, si può contare sulla collaborazione della Tirol Band, ora Maitinade, che regala una versione di “Toréla” allegra e pure nostalgica.

I ragazzi crescono e un po’ si perdono. Fino all’estate 2017, quando giunge invito da parte del locale Consiglio Pastorale di riproporre “Nar e vignir” in occasione della prima festa dell’Unità Pastorale Cristo Acqua Viva. Ora c’è maggiore consapevolezza, maturità e senso di recitazione; dopo il ritorno sulla scena presso il teatro di Roncone si susseguono repliche nei teatri di valle, dal Bleggio fino a Storo.

L’idea di un’Associazione. Eccoci nel 2018 e quei 12 giovani attori si ritrovano e decidono di rimettersi in gioco. Nasce l’idea de “El Flér”, un’A.P.S. Associazione di Promozione Sociale, che attraverso il coinvolgimento di ragazzi della comunità, per mezzo della recitazione come forma di comunicazione, mira alla riscoperta di vicende di ieri e di oggi del nostro territorio, alla valorizzazione del dialetto locale, alla rivalutazione di usanze, di modi di dire e di fare che rischiano di andare perduti.

Entro la fine dell’anno verrò definito uno statuto con relativo atto di fondazione; nel frattempo sono già iniziate le prime riletture di un copione nuovo, sempre “su misura”, quello di una commedia dialettale che i ragazzi del Flèr porteranno in scena in tarda primavera o a inizio autunno 2019.


Arrivederci a teatro, tra una risata e una riflessione, per dare il Benvenuto ai ragazzi del Flèr.

Vi aspettiamo.

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